L'isola dei sogni

Un piccolo tour in giro per l’isola!

In valigia

Tenuto conto che la posizione geografica dell'isola garantisce per tutto l'anno un clima caldo con poca escursione termica tra il giorno e la notte, sono d'obbligo capi di vestiario estivi, comodi e informali. Un maglione è comunque opportuno per l'aria condizionata dei pullman, ristoranti ed alberghi.
NB: Se si sceglie il periodo maggio/ottobre non sono infrequenti le piogge, quindi equipaggiarsi di conseguenza.
In valigia non devono mancare sandali o scarpe da nuoto per preservarsi da spuntoni taglienti in prossimità della barriera corallina.

Come spostarsi

Il fondo stradale (autostrade comprese) è sconnesso e pieno di buche al punto tale da consigliare velocità ridotta e mezzi di trasporto il più possibile confortevoli.

Dove alloggiare

Anche se la scelta del tour operator cade sulle sistemazioni migliori, le strutture che si trovano nelle varie località durante il tour (ad esclusione dell'Avana e di Santiago) garantiscono servizi e comfort piuttosto modesti e bisogna affrontare la situazione con adeguato spirito di adattamento.
Il soggiorno in villaggi turistici esclusivi (tipo Ventaclub) offre un livello decisamente più confortevole.

In cucina

Buona e gradevole per i gusti mediterranei.
I cocktails sono i Re indiscussi.

Itinerario

Tour in autopullman per 7 giorni attraverso tutta l'isola. Partenza dalla zona centrale (Ciego de Avila) e direzione sud/est fino a Santiago; trasferimento per L'Avana con volo interno; quindi, escursioni nella parte nord/ovest (Valle di Vinales) e spostamento verso sud fiancheggiando le paludi di Cinaga de Zapata, per arrivare a Guanià (località vicino alla famosa Baia dei Porci) e visitare un allevamento di coccodrilli ed un villaggio aborigeno; proseguimento passando per Cienfuegos, Trinidad e Santa Clara, per arrivare infine a Cayo Guillermo per un soggiorno di altri 7 giorni presso il villaggio Ventaclub.

Da non perdere

La scelta di un tour nell'isola di Cuba predilige sicuramente gli aspetti naturali e folkloristici rispetto a quelli artistico-monumentali, in quanto dell'epoca pre-colombiana esiste ben poco e del colonialismo restano soprattutto i segni di un'architettura militare dettata da necessità di difesa dalle scorrerie corsare. In questo contesto risulta abbastanza individuale ogni valutazione. Scorrendo le esperienze quotidiane cercherò di individuare quanto mi è parso più o meno singolare, interessante e piacevole.
Bayamo: E' una cittadina del centro/sud che si incontra lungo l'itinerario verso Santiago. Vale una sosta, non fosse altro che per ascoltare, nella "Casa della trova" vicino alla piazza centrale, sotto un grazioso patio coperto da palme, quello che per me è stato il miglior complessino di musiche caraibiche.
Villaggio di El Cobre: A circa 20km ad ovest di Santiago c'è il famoso santuario della Madonna del Rame (El Cobre), dedicato alla patrona di Cuba (Virgen de caridad) e meta di costanti pellegrinaggi da parte dei cubani. I pellegrini sogliono accendere ceri votivi pregando devotamente per intercessioni miracolose anche per motivi non spirituali: i molteplici e svariati ex-voto ne sono la testimonianza.
Santiago de Cuba: E' l'antica capitale dell'isola (sempre in antagonismo con L'Avana). Popolata da razze eterogenee (molti gli afro-cubani), è la culla della Rivoluzione castrista: in una cascina dei dintorni fu concepita e partì con la prima scintilla rivoluzionaria del 26 luglio.
Piacevole è la visita della Fortezza del Morro, dai cui bastioni si può godere una stupenda visuale del golfo e del porto della città. A Santiago non bisogna perdere il mitico cabaret Tropicana, dove un corpo di ballo di oltre 70 persone dà vita, fra musiche, balli e costumi variopinti, ad uno spettacolo raffigurante la storia musicale di Cuba: dagli aborigeni agli spagnoli, ai francesi, ai mitici anni 20, etc. E' bello sorseggiare un cocktail fresco intanto che nell'anfiteatro si susseguono ballerine dal corpo statuario, vestite (e non) con costumi coloratissimi, illuminate da sapienti luci, con movenze di una sensualità anche piuttosto esplicita.
L'Avana: Da sola merita un capitolo a parte, perché le cose da vedere sono tali e tante da impegnare almeno 2 giorni per una visita affrettata. Tutte le guide turistiche ne danno ampia descrizione; quindi, raccomanderei almeno di non perdere alcune "chicche" tipo i gioielli dei conosciutissimi locali di hemingueiana memoria (Daiquiri al Floridita, Mojito alla Boteguita del Medio o all'albergo Ambos Mundos, o sorseggiare un cocktail alla frutta seduti di sera ai tavolini del bar della piazza della Cattedrale oppure, per una cena tipica cubana, andare in periferia al Ronponche, un locale costituito da un'unica sala in cui sono stati ricavati mini-salette tutte ricoperte da paglia di palma.
Valle di Vinales (Valle dei Vini): Nata per la coltivazione della vite è poi diventata la località dove si produce il miglior tabacco del mondo ed il miglior Rum cubano (Ron). E' anche la valle dei caratteristici "Mogotes": collinette di natura calcarea a forma di panettone, situate in mezzo a prati verdeggianti. Hanno una struttura geologica antichissima (Giurassico) ed ai loro piedi sono stati rinvenuti fossili di pesce e ossa di dinosauro. Al loro interno ci sono spesso delle grandi caverne, ricche di stalattiti e stalagmiti e percorse da piccoli fiumi sotterranei navigabili con apposite chiatte. Fra le grotte più grandi c'è la "Cueva dell'Indio", che abbiamo attraversato in parte a piedi e in parte su un'imbarcazione fino a sfociare all'esterno in uno spiazzo verdeggiante dove è sorto il ristorante aborigeno "Palenghe" (panche di legno e tetti di palma). Abbiamo pranzato sentendoci un poco "Ci-marrones" (che sono gli indio pre-colombiani abitanti della zona).
Nelle vicinanze si trova il famoso murales sulla preistoria, un suggestivo affresco che occupa tutta la parete di un mogote di 120x180 metri, raffigurante in stile naif la storia del mondo, dai dinosauri alla comparsa dell'uomo.
Scontata, ma interessante, è la visita ad una fabbrica di sigari confezionati e selezionati scrupolosamente a mano.
Boca de Guamà: Località lagunare nella zona centro/sud dell'isola, sulla direttrice Avana-Trinidad, dove trova posto un allevamento di coccodrilli nel loro ambiente naturale, che sembra sia il 2° al mondo (il più grande è in Thailandia); vi si trovano più di 10.000 esemplari nelle diverse fasi della crescita.
Percorrendo con una motonave pittoreschi canali con sponde ricolme di vegetazione e di uccelli predatori (abbiamo visto un'aquila reale), si attraversa la laguna fino ad arrivare al villaggio aborigeno "Aldea Taina", ricostruito negli anni '60 con abitazioni in legno dal tetto di guano dopo la scoperta di alcuni piloni in legno la cui antichità e la particolare disposizione simmetrica testimoniano l'esistenza di un villaggio "Tainos" (aborigeni indo-cubani).
Cayo Guillermo: E' la tappa finale del tour, dove al villaggio Ventaclub abbiamo trascorso 7 giorni di soggiorno mare. Non ho precedenti esperienze di questo tipo di villaggio (trattamento all-inclusive). Devo osservare che l'organizzazione, la disponibilità del personale, la dovizia di servizi e svaghi a disposizione me lo fanno considerare un posto di elite; però la spiaggia sempre più erosa dal mare e lo stato di manutenzione delle attrezzature manifestano l'intenzione del tour operator (così abbiamo sentito dire, senza conferma) di sostituire al più presto il villaggio con un altro di nuova costruzione.

Curiosità 

Superficie dell'isola: Cuba: isoletta caraibica dalla sagoma di caimano e tanto cara ai corsari di salgariana memoria, ha dimensioni tutt'altro che minuscole. Essa misura circa 1300 km e, considerando la superficie degli arcipelaghi che la contornano, ricaviamo un valore non molto distante da quello delle penisola italiana.
Atmosfera cubana: il clima invidiabile, la briosità delle persone e l'armonia di balli e canti creano un'atmosfera magica che contagia anche lo spirito più scontroso. Capita di trovarsi a succhiare il nettare di una noce di cocco appena tagliata con il machete e ascoltare un terzetto improvvisato che canta con enfasi ritmi cubani e canzoni rivoluzionarie (bellissimo e coinvolgente l'inno a Chè Guevara, "Hasta siempre comandante"!).
Flora e fauna: La vegetazione è particolarmente copiosa e ricca di colori; oltre alle altissime palme reali, fiancheggiano le strade alberi talmente frondosi da coprire tutta la larghezza della sede stradale.
La fauna, invece, non è apparentemente ricca e degna di nota, eccezion fatta per gli avvoltoi: sono tantissimi e in ogni luogo, se ne trovano a gruppi sul limitare della strada o appollaiati sugli alberi o nel cielo, con il loro caratteristico volo circolare.
Abitazioni: Con l'eccezione dell'Avana e di Santiago, la struttura delle case di abitazione è generalmente a un solo piano, con le caratteristiche grandi finestre o porte finestre senza imposte, ma munite di una grata in ferro o legno che permette il passaggio dell'aria per rinfrescare l'interno. Non manca quasi mai il porticato antistante le case, dove trovano posto le poltrone a dondolo per la tradizionale siesta.
Mezzi di trasporto urbani: L'attuale carenza di benzina e di vetture ha creato un diffusissimo fenomeno di autostop per tutti i mezzi possibili: autocarri civili e militari, motocarri, carretti trainati da cavalli, etc. Specie nella periferia dei centri abitati è normale trovare ad ogni incrocio gruppi di persone che stazionano all'ombra di frondosi alberi aspettando che qualcuno dia loro un passaggio. C'è da dire che, soprattutto per i mezzi governativi, è d'obbligo accettare l'autostop. Sta di fatto che si vedono normalmente autocarri o carretti stracolmi di persone sui cassoni attrezzati con teloni, che seguono itinerari prestabiliti.
Religione: Il 50% circa della popolazione è atea in osservanza all'impostazione del governo che non vuole ingerenze della Chiesa. Per l'altro 50% il culto praticato è il cattolicesimo (importato dagli spagnoli), però le ritualità animistiche arrivate con gli schiavi neri si sono fuse con il Cattolicesimo dando vita alla "Santeria". Pertanto, per buona parte della popolazione i santi cristiani assumono parallelamente funzioni di patroni di attività umane e materiali; ad esempio, la Madonna del Cobre, protettrice di Cuba, è per la Santeria protettrice della femminilità e dell'amore; così come S. Pietro è il protettore dei fabbri e dei meccanici, San Francesco d'Assisi del ballo, e Santa Barbara (considerata un uomo travestito da donna armato di spada) è la protettrice delle armi.
Trasporti aerei nazionali: Abbiamo avuto un trasferimento aereo tra Santiago e L'Avana con scalo tecnico intermedio a Cayo Coco: è un'avventura che vale la pena di provare! L'aereo è un turbo elica russo da 40 posti che portava per l'occasione solo il nostro gruppo di 12 persone: finiture fatiscenti, sedili con schienale non fissabile, cinture di sicurezza non agganciabili. Per contro, con 1$ ti servono Ron in quantità da soddisfare l'alpino più esigente ed il pilota è stato tra altro particolarmente abile nel riuscire ad effettuare atterraggi davvero morbidi. Certo, risulta impossibile non fare paragoni con il viaggio da e per l'Italia con Lauda Air dove, in classe turistica, ti offrono piatti di porcellana, posate di acciaio, menù scritto su foglio ed un piccolo televisorino sullo schienale di ogni sedile.
Spiaggia: La sabbia della spiaggia di Cayo Guillermo è il risultato della frantumazione di conchiglie e coralli e perciò povera di silicati e ricca di materiali refrattari; questo larende fresca anche nelle ore canicolari.
La spiaggia del villaggio ha pochi ombrelloni, ma abbiamo scoperto che è molto più gradevole sdraiarsi sotto le palme che filtrano il sole attraverso i rami e nel contempo lasciano passare una piacevole brezza.

Per i più piccoli

Ritengo possano essere poco interessati al tour ed all'impostazione del tipo di soggiorno.

Note dolenti

La situazione economica generale, già piuttosto precaria, è aggravata dalla carenza di alcuni generi di importazione (medicinali, saponi, dentifrici).
La situazione socio-politica è particolare, e risulta diversa dal concetto democratico-capitalistico a cui siamo abituati. Si riscontra che ai benefici di una casa, istruzione, assistenza medica ect. Quasi gratuiti, sono contrapposte limitazioni non da poco nella proprietà e nelle iniziative private: le persone da noi avvicinate si sono dimostrate tutte soddisfatte e plaudono con convinzione le capacità e la giustizia governativa, ma per noi, abituati come siamo a dire peste e corna dei nostri governanti, certe cose lasciano alcuni dubbi perché richiamano nostri analoghi periodi storici poco felici. Sono, queste, considerazioni del tutto personali che non intaccano minimamente il soggiorno e la serenità del turista.

4 commenti in “L’isola dei sogni
  1. Avatar commento
    Paola
    03/08/2005 16:48

    Io credo solo che le condizioni socio-politiche del Paese intacchino eccome la visita del turista. Chiaramente del turista curioso e aperto. Non ho conosciuto molte persone fedeli al regime, anzi, ho visto molto desiderio di lasciare quella prigione dorata che non permette iniziativa personale.

  2. Avatar commento
    Barbara
    09/05/2001 06:00

    Sono stata nella Isla Grande a dicembre 2002. Suggerisco di lasciar perdere i villaggi e gli hotel e di provare le case particular (praticamente Bed & Brekfast): si prova l'ospitalità cubana, si sta bene, si spende poco e si mangia in modo favoloso, cosa chiedere di più? (se volete contattatemi, vi dò un po' di info aggiuntive)

  3. Avatar commento
    Maria
    09/05/2001 06:00

    Io sconsiglio il Ventaclub Santa lucia... Da evitare!!

  4. Avatar commento
    Monica
    09/05/2001 06:00

    Sono tornata poco più di un mese fa dal villaggio ventaclub "Cayo Guillermo"... e da quello che ho letto nel racconto sopra credo siano cambiate un po' di cose... come per esempio la spiaggia! Ho girato tante parti del mondo ma come la bellezza delmare e la finezza della spiaggia di Cayo Guillermo non le ho mai viste da nessun'altra parte al mondo! I lettini erano sufficienti e la cosa più rilassante è che potevi portarli direttamente in acqua dove potevi prendere il sole in completo relax! L'organizzazione era perfetta, d'altronde ventaglio sbaglia di rado nei suoi villaggi... l'unica cosa negativa erano le camere, un po' vecchie e tenute non tanto bene, ma erano grandi e poi se devo essere sincera in camera ci stavo solo 5 ore solo per dormire.... Che dire di questo villagio, ne vale la pena di andare, ci si diverte come non mai... ciao!!

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