Yemen, la perla araba

Viaggio nell’Arabia Felix

Per il suo clima mite e una agricoltura fiorente lo Yemen fu chiamato dai Romani "Arabia Felix" in opposizione all'"Arabia desertica" (l'attuale Arabia Saudita) e l'"Arabia Petrea" (Arabia pietrificata, Petra nell'attuale Giordania).
Al sud della penisola arabica, lo Yemen è delimitato dal deserto di sabbia più caldo e più grande del pianeta (il Rub Al-Khali), dall'oceano indiano e dal mar Rosso che lo separa dall'Africa e con i suoi 18 milioni di abitanti per circa 528 000 km2 è il paese più popolato della penisola .
Unificato nel 1990, questo paese che si apre poco a poco possiede una storia millenaria, strade leggendarie, un'architettura unica e dei paesaggi che giustificano il suo titolo di "Arabia Felice".
DOCUMENTI: è indispensabile prima della partenza informarsi presso i consolati sulle formalità, che spesso cambiano.
Visto obbligatorio; se il consolato dovesse chiedervi una lettera d'invito o una conferma di una agenzia locale: contattate in inglese Gamal a : arabia-felix@y.net.ye (TEL: 009671287330 FAX: 009671287426)
BUDGET: il rial, moneta ufficiale, non ha un tasso di cambio ufficiale; la maggior parte delle banche e uffici cambi praticano il tasso in vigore nel suq. Il mercato nero esiste sempre. Possibilità di cambiare nelle agenzie di noleggio jeep, oppure dal vostro autista ma prima informarsi sul cambio! Non esitate a negoziare sapendo che è preferibile portare dollari e che i tagli da 50 o 100 USD ottengono un miglior cambio rispetto ai piccoli tagli. Generalmente dai commercianti pagando in moneta straniera si riesce a mercanteggiare meglio.
Contare un budget medio di 15/30 USD/al giorno/persona a seconda della scelta alberghiera; di più se si affita una jeep: media 60USD/giorno/jeep tutto incluso.Le coste con rilievo accidentato e vulcanico sono basse calde e umide come la Tihama (80-100% di umidità a Hodeida) difficile da sopportare in luglio e agosto. Lo Yemen beneficia , grazie alla sua altitudine, di una pluviometria eccezionale in certe zone ed abbastanza inconsueta per la penisola araba. Questo spiega perché le grandi città,
salvo Aden, si sono svillupate nelle montagne e negli altipiani del centro e dell'ovest dove cereali, frutta, verdura, qât e caffè possono crescere nelle grande pianure vicine.
Gli altipiani al nord e il deserto del Rub Al Khali all'est godono di un clima caldo, ci troviamo nelle parti desertiche del paese salvo per le oasi e zone irrigate.
La stagione migliore per visitare lo Yemen si situa tra aprile e ottobre, ma è possible visitare il paese tutto l'anno. Consigliato qualche indumento pesante per i mesi invernali.Lo Yemen è un paese musulmano, recentemente aperto al turismo e le donne sono velate. Se la mini gonna ed i pantaloncini non vi condurrano in prigione, si raccomanda tuttavia di evitarli; indossare pantaloni o gonne lunghe e camicie non troppo aperte e trasparenti che vi permetteranno un miglior contatto con la popolazione.Viaggio di 3 settimane nel mese di maggio. Il deserto Rub Al Khali era in fiore dopo un periodo eccezionale di pioggia, dove abbiamo attraversato città, villaggi sperduti arroccati sulle montagne nei luoghi più impensabili e incontrato ovunque una calorosa ospitalità. Partenza da Sana'a per Marib, Barakish, traversata del deserto con i beduini per giungere nell'Hadramaut: Sayum, Shibam, Tarim, poi direzione Mukhalla, Bir Ali, Radà, Taez, Ibb, Jibla, la Tihama, il mercato di Bay EL Faqid, Kwakaban, Thula, Bokur, Manakha, Al-Hajjarah e altri villaggi sperduti per ritornare a Sana'a passando da Amran e Sharaha (non sempre accessibile).ARCHITETTURA E HABITAT: lo Yemen, paese della regina di Saba ha saputo conservare i
suoi usi e costumi che hanno radici nella notte dei tempi; qui gli stereotipi dei paesi mediterranei lasciano il posto a un mondo diverso parzialmente governato da tribù con tradizioni tenaci e complesse.
Nello Yemen non c'è un angolo che non merita una visita, una fermata: le parole mancano per parlare dell'architettura yemenita! Ad ogni regione l'architettura si è adattata al clima, alla topografia, alla cultura e alla storia dei suoi abitanti.
I principali tipi di architettura sono:
*architettura di terra nella regione di Amran e Saada
*architettura di pietra nelle montagne e a Djibla
*architettura di paglia nella parte "africana" della Tihama
*architettura di argilla, sassi e paglia nell'Hadramaut
*architettura di mattone a Zebid
*architettura di pietra e mattoni a Sana'a
Dopo avere ammirato le case e monumenti osservate gli elementi decorativi e le "aperture" specifiche a ogni tipo di architettura: porte finemente lavorate e/o intarsiate, finestre-luce di alabastro presente quasi solo a Radà (dove abita Alì), finestre-spie, finestre-vetrate artistiche, spioncini.
Queste case davanti alle quale il mondo è in ammirazione possono essere difficilmente modernizzate e il timore del loro abbandono da parte degli abitanti per case più moderne ha spinto l'UNESCO a iscrivere parte del paese al patrimonio mondiale.
DA VISITARE:
*Sana'a, la capitale
*Marib, i suoi templi e la diga
*la traversata del deserto con i beduini
*l'Hadramaut con Sayum, Tarim e particolarmente Shibam la Manhattan del deserto
*Bir Ali per la sua spiaggia selvatica
*Radà per le sue finestre di alabastro
*Taez, Ibb e Jibla
*la Tihama e il Mar Rosso
*il mercato di Bay El Faqid
*i villagi sperduti attorno Sana'a: Thula, Kwakaban, Bokur, Shiban, Manakha e specialmente Al-Hajjarah.
4. MERCATI / SUQ : da non perdere il suq di Sana'a; il consiglio è di andare per perdersi ed inebriarsi di odori e suoni.
I mercati sono pure luoghi magici da visitare, quasi ogni giorno le cittadine offrono un mercato ma il più importante da non mancare è quello di Bay El Faqid (solo di venerdì)
ALCUNI MERCATI:
Sabato Souq at Taleh *** Al nord di Saada
Sabato Souq Amran ** Amran
Domenica Souq Ouadi Dhabab *** Vicino Taez
Lunedì Souq at- Taouilah ** Strada per Ouadi Sourdoud
Venerdì Souq de Bay al-Faqih ***** Strada per Hodeida-Taez
IMPRESSIONI DI VIAGGIO.
Finalmente Sana'a tanto sognata con le sue case delle mille meraviglie offre tutto il suo splendore ai nostri occhi. Rimaniamo incantati dal fascino che emana da questa città fondata da Sem, a cui deve il suo nome. Oggi ancora quasi tutta la città custodisce la sua originale
architettura, la sua bellezza voluta dai suoi abitanti: estetismo dalle linee perfette delle case, torri che fanno la gara con i minareti per assicurarsi la vittoria toccando per prime il cielo. Ovunque pennellate di colore, quasi un dipinto impressionista dove l'azzurro domina per il cielo, il bianco per le finestre, il color sabbia per le case e il verde
per gli orti che s'indovinano quando si aprono i portoni.
Folla, calore, odori, umidità, grida, muggiti degli animali in esposizione, pigia, spintoni, risate, contrattazioni, visi chiusi che riflettono, folla bianca a perdita d'occhio... qui è il dominio degli uomini in abiti tradizionali immacolati: siamo al grande mercato di Bay
El Faqid. Qui tutto si vende e si compra: cordami, briglie per gli animali, bestiame e alimentari, qui già dall'alba, si viene da ogni parte per quel grande giorno con la speranza di potere realizzare buoni affari. L'aria satura di odori e umidità fa girare la testa, ci sentiamo talmente assorbiti da quella ressa da non capire più se siamo turisti o
yemeniti.
Sabbia chiara, palmeti, battelli di legno, spiagge deserte, notti afose, capanne di cordame, è il regno di Ahmed, gestore di una minuscola guest house lungo il Mar rosso. Ahmed aspetta sempre seduto su una panchina di paglia sgangherata il viaggiatore che si è perso lungo la costa. Un bagno nel mare tiepido al crepuscolo, il sapore di un pesce alla griglia
e Al Rora diventa per noi il più bel lido al mondo.
Il viaggio prosegue per Marib dove il mistero della regina di Saba aleggia ancora e l'incontro con Alì, il nostro autista, è un suo dono; non voleva prendere dei turisti per rientrare presto a Radà ad abbracciare il suo ultimo figlio che non conosceva ancora. Il nostro itinerario prevedeva una sosta in quella città per ammirare le vecchie finestre di alabastro e cosi ci accettò come compagni di viaggio e fummo anche invitati qualche giorno a casa sua. Ali conosceva tutto: oltre ai posti migliori, ci fece incontrare persone interessanti e capire la cultura e le tradizioni yemenite, e con lui scoprimmo Shibam.
All'uscita dell'arido Rub Al Kali, dopo dodici ore di traversata accompagnati dai beduini, dei loro Kalashnikov, e la condivisione di un te nel deserto, Shibam, la Manhattan del deserto, appare come un miraggio in uno scrigno di palme. Stessa visione che avevano i
carovanieri sulla via delle spezie.
Shibam, con i suoi grattacieli di oltre otto piani protetta dall'UNESCO, risuona nelle sue viuzze delle risate dei bambini, dei zoccoli delle capre alla ricerca di cibo, delle chiacchiere delle donne, ombre nere che circolano attente a non cadere sui marciapiedi disuguali.
Shibam, dove i pittori seduti su delle effimere e fragili altalene a più di dieci metri dal suolo, decorano le finestre con la calce color neve, cantando.
Shibam, dove la notte il gioco delle luci attraverso le finestre di vetro colorato ci mormora dei racconti fantastici e le ombre fuggitive degli ultimi ritardatari si trasformano in odalische e sultani.
Shibam, che dal jebel vicino s'infiamma al crepuscolo per lasciare a malavoglia il posto alla luna rendendo inquietante le ombre delle palme e Shibam cade nel silenzio, portando con sé i nostri sogni e ricordi per sempre impressi nel nostro cuore.
....E il giorno si alza su Bokur, questo villaggio isolato su un altopiano sembra aspettare il suo principe come la Bella Addormentata. Illusione o realtà queste case che giocano a nascondino con la montagna permettendo alle pietre di color sabbia rosa di riflettere i raggi del sole per meglio fondersi nel paesaggio e non farsi scoprire?
Lo Yemen è cosi: si nasconde per meglio essere scoperto, i suoi uomini così fieri sono sempre pronti a difendere l'onore e solo un viaggiatore attento e paziente potrà incontrare l'anima profonda dell'Arabia Felix.1. ALBERGHI: esistono alloggi in quasi tutti i centri abitati anche se a volte molto lontano dagli standard internazionali. Dagli alberghi di lusso ai funduk la scelta non manca e si consiglia di privilegiare la posizione dell'albergo: ad esempio, poter approffitare della vecchia città può avverarsi più interessante del comfort; un albergo in una casa tipica permette di apprezzare l'architettura yemenita; quelli che hanno appena aperto o che sono stati restaurati da poco offrono il vantaggio di essere più puliti. Nei villaggi il numero di alberghi è in aumento, alcuni gestori hanno fatto grandi sforzi per dare una certa qualità ma aspettatevi anche il peggio perché in seguito alla dinimuzione del turismo certi alberghi stanno cadendo in rovina. Generalmente si nota una certa differenza tra gli alberghi del Nord e quegli del Sud, anche se la tendenza a tenere pulito ha fatto progressi nel Sud spesso la pulizia è fatta quando il cliente prende la stanza.
Ultimo consiglio: l'acqua calda non è sistematica, un boiler assicura l'approvvigionamento e pensate a verificare se funziona!
*La categoria "buon mercato" (3 a 5 USD) da diritto a un materasso in un dormitorio.
*La categoria "prezzi medi" (10 a 25 USD la doppia) offre le migliori sistemazioni, non esitate a visitare vari alberghi prima della scelta definitiva oppure affidatevi all'esperienza del vostro autista.
In quella categoria a Sana'a il miglior rapporto qualità-prezzo è rappresentato dall'albergo Arabia Felix. (vedi links) L'albergo s'insedia nel cuore della vecchia città in una casa tipica.
*La categoria "prezzi alti" (dai 30 USD) offre diversi tipi di alberghi: alcuni lasciati andare per mancanza di clienti e altri appartenenti a delle catene internazionali che vi farebbero dimenticare in quale paese siete!
2. CAMPEGGIO: è difficile campeggiare in montagna, salvo se siete in gruppo con delle tende e un autista che conosce molto bene la zona. Nessun problema invece sulla spiaggia come a Bir Ali, oltre a essere consigliato e obbligatorio per approffitare dell'alba facendo il bagno.Non aspettatevi una grande cucina ma si può essere piacevolmente sorpresi anche in ristoranti lontani dai nostri standard.
Gli Yemeniti mangiano svelto inzuppando il pane tenuto nelle mano destra nel piatto comune. Si mangia prevalentemente verdura fresca o secca. Il pesce fresco si trova solo a Sana'a o al mare. La base dell'alimentazione è il pane fatto con varie mistura di farina: sorgo,
grano, granoturco, lenticchie, miglio, orzo. Viene accompagnato della salta (famosa zuppa - salsa al fieno greco), carne di bue, montone, capra in salsa, pollo arrosto e altre pietanze a base di verdura. Nei ristoranti non si vedono mai donne yemenite salvo se una sala in disparte è messa a loro disposizione quindi, turiste donne, nessuna sorpresa se i
commensali vi guarderanno mangiare.
Si trova acqua in bottiglia dappertutto come pure soda. Il tè è molto diffuso, spesso profumato al cardamomo o al chiodo di garofano. Agli Yemeniti piace molto bere il qishr: decotto di caffè profumato allo zenzero o al cardamomo o al chiodo di garofano.
Birra, vino, alcool sono strettamente proibiti e, a parte l'alccol di contrabbando nella zona di Mokka al bivio per Taez e Hodeida, queste bevande non sono reperibili. Non bevete MAI alcool o birra per strada è una grave mancanza di rispetto ma nelle vostre camere siete totalmente liberi di farlo.LE DONNE: è la frustrazione e il punto interrogativo principale del visitatore
occidentale. Se rimane invisibile per il turista maschio per noi donne la possibilità di
avvicinarle rimane possibile. Non esitate a fermarvi quando vedete un gruppo di donne lavorare nei campi, a fare la spesa. Sono tanto quanto interessate di voi a scoprire tutto quello che è diverso. Se avrete la fortuna di essere invitati da Alì a casa sua, sicuramente le amiche di sua moglie verranno a trovarvi e solo davanti a voi donne si toglieranno
il velo: sorprese assicurate.
FOTO: non insistete se il permesso di fotografare vi è negato, a volte gli uomini consentiranno e qualche volta solo per i bambini. Mandate loro le foto al vostro rientro in patria oppure portate un apparecchio Polaroid per distribuire le fotografie. Portate da casa una buona scortadi pellicole perché nello Yemen scatterete foto a migliaia (sul posto sono
reperibili solo nelle grande città). Attenzione di non fotografare stabili dell'esercito o militari anche da lontano; potreste essere considerato come una spia e perdere la vostra pellicola.
ARTIGIANATO: il paese non conosce ancora l'invasione turistica di massa, quindi non sperate di trovare un artigianato studiato per i turisti.
Attenzione ai problemi doganali per le antichità: informarsi prima!
LA DJAMBIA: pugnale a lama curva, il prezzo varia a secondo se nuovo o antico, se il manico è di corno di rinoceronte, d'avorio (rarissimo), di pietre semi preziose, d'argento finemente cisellato o se la sua custodia e/o cintura sono particolarmente decorate. I più bei pezzi si vendono nei suq di Sana'a , Saada o Taez.
Meno ricurvo, la DHUMA è il pugnale della gente dell'Hadramaut. In versione lunga: il SABIQI, è la sciabola dei beduini della regione di Marib.
GIOIELLI ANTICHI D'ARGENTO: ora difficilmente reperibili, una volta fbabricati dagli artigiani ebrei ma le donne yemenite oggi giorno preferiscono l'oro.
PIETRE SEMI PREZIOSE: ogni gioielleria è come una caverna di Ali Baba: ambra, corallo, cornalina.
ALTRO: vimini colorati e cappelli a punta dell'Hadramaut e della Tihama; antichi thaler di Maria Teresa di Austria (più cari che in europa); tessuti e stoffe di Bay El-Faqui e di Shir (Hadramaut) e tessuti ricamati di fili d'oro e bellissimi motivi nel suq di Sana'a; lampade a olio d'alabastro; lampade che riproducono le case torre yemenite; spezie di ogni sorta senza dimenticare l'incenso e la mirra.
TRADIZIONI:DJAMBLIA E KALASHNIKOV
la djamblia è l'accessorio principale del vestito tradizionale maschile al quale è pure dedicato una danza affascinante da vedere. Simbolo d'iniziazione segna il passaggio dall'infanzia al mondo adulto e ha ancora una funzione precisa nella
società, ad esempio può essere tolta al suo proprietario se ha commesso un reato; in segno di buona fede il contendente la deposita al pretore..
La djamblia segna la posizione nella comunità e conferisce prestigio a chi la porta; viene abbellita seconda le possibilità del proprietario e l'ascesa nella scala sociale. Ora la djamblia deve lasciare un po' di spazio nel cuore dei yemeniti al kalashnikov e non è raro vedere gente armata sino ai denti: si parla di oltre 60 milioni di armi in circolazione per 18 milioni di abitanti!
IL QAT: legato come l'architettura all'immagine dello Yemen! Stimolante vicino alle anfetamine, il 50 al 90% degli uomini e il 30 al 50% delle donne oltre i 18 anni ne fanno uso come pure 15% dei bambini sotto i 12.
Il fenomeno è tale che il governo avrà serie difficoltà per lottare contro questa droga, si era parlato di proibirne la vendita ma era senza tener conto della levata di scudi degli abitanti anche perché la sua limitazione potrebbe provocare una povertà nelle persone che vivono direttamente o indirettamente della piccola foglia verde.
ALTRO:
* se siete invitati a bere un tè, a una festa, a dividere il pasto adattatevi a mangiare senza gli ustensili occidentali: usare la mano DESTRA e osservate i commensali.
* toglietevi le scarpe per entrare in una casa, o in una moschea
* non insistere se l'accesso a una moschea, un monumento o altro sito vi è proibito
* dimenticate la vostra nozione del tempo per adattarvi alla loro, ad esempio se siete invitati a una qat party dovrete accettare la lentezze del rituale.
* l'uomo solo non può accedere al mondo delle donne ma le donne saranno accettate facilmemte e potranno entrare nelle case in cui siano solo donne, o che siano presenti il marito e prole.
* MAI bere alcool in un luogo pubblico, è assimilato a una grave provocazione.1. PER LA STRADA: anche se i sequestri di turisti sono ora quasi inesistenti non devono essere totalmente sottovalutati. Per assicurare la sicurezza dei viaggiatori, le autorità hanno provveduto con misure speciali : occorre un permesso di circolazione rilasciato dalla Polizia (a volte sospeso per certe zone) e sono stati intensificati i controlli. Scegliere il mezzo pubblico o la jeep a noleggio non dispensano dal permesso e dai controlli. Con un autista i rischi di disavventure sono limitati perché garantisce una certa professionalità e sicurezza. Per certe zone una scorta militare è prevista e come per i vari posti di controlli sono esenti da pagamento, ma a volte è difficile passare o farsi scortare senza dover pagare un bakchich.

*AFFITTO JEEP: è la soluzione ideale per varie ragioni: l'autista si occupa delle formalità, nessuna perdita di tempo, sicurezza, libertà d'azione (partenze, arrivi, fermate, cambiamenti d'itinerario.) Se l'autista è cooperante (è spesso cosi) e ricco d'iniziativa, vi farà fare delle scoperte che non avrete mai fatto da soli.
Prezzo: circa 60 USD/giorno tutto incluso (benzina, vitto e allogio dell'autista) per un 4X4 per 4 persone oltre all'autista. Per la zona Sud Yemen il prezzo è di 70 USD/giorno tutto incluso. La traversata del deserto Rub Al-Khali è da pagare direttamente ai beduini (circa 200 USD/jeep); si può prendere la nuova strada asfaltata che tuttavia non è per nulla interessante in paragone alla traversata del deserto accompagnati dai beduini.
Con un buon autista la guida diventa superflua, perché un buon autista è in grado di farvi scoprire anche le cose che da soli non avreste mai potuto fare.
È possible affittare una macchina senza autista ma è da scongliare salvo se uno padroneggia bene l'arabo e ha una buona conoscenza del paese (cartelli stradali quasi inesistenti).
Siccome ora per alcune regioni è necessario avere una scorta militare il meglio è di includere nel prezzo giornaliero della jeep alcuni dollari alfine l’autista gestisca il pagamento della scorta che cambia sempre levandovi lo spiacevole mercanteggiare con i militari. La scorta dovrebbe essere gratuita ma siccome i militari sono mal pagati approfittano così di arrotondare le fine mese.

*ALLA RICERCA DI UN AUTISTA? Noi ci siamo trovati bene con Alì, che oltre a parlare perfettamente l'italiano è stato un compagno meraviglioso di viaggio, sensibile, ospitale e gentilissimo. Alì per 50 USD/giorno/jeep (e 70 USD/giorno/jeep per il Sud) vi farà scoprire il paese della regina di Saba che percorre da oltre 15 anni. Per noleggio lunga durata sono possibili sconti. Il contatto e-mail con Alì è il seguente: arabia-felix@y.net.ye
Il Telefono: 009676552884 (arabo, anche italiano; se rispondono i figli ed Alì non arriva, riprovare) FAX: stesso numero ma funziona solo di sera dopo le 22.00
MANCIA: secondo i servizi ricevuti e certo non obbligatoria.
Rammentiamo che ora, per circolare nel paese è necessaria una autorizzazione rilasciata dall'ufficio del turismo di Sana'a. Per ragioni di sicurezza le autorità non rilasciano il permesso a turisti individuali che dovrano appoggiarsi ad una agenzia; il vostro autista sarà considerato come tale quindi recarsi con lui all'ufficio del turismo, dare l'itinerario e in pochi minuti sarete in possesso dell'autorizzazione.

2. BUS: raggiungono solo le città importanti come Sana'a, Mareb, Hodeida, Hajja, Aden, Mukhala e altri centri: informazioni presso l'ufficio del turismo vicino alla Posta principale di Sana'a. I bus hanno orari regolari, posti numerati e si consiglia di prenotare la vigilia. Oltre ai bus locali lontani dai standard occidentali, la compagnia Yemit CO propone gli stessi tragitti con bus moderni e climatizzati, sedili cuccette. Tariffe fisse. Anche se la rete stradale migliora ogni anno diversi siti e villaggi rimangono accessibili solocon le jeep.

3. I TAXI COLLETTIVI: partono delle stazioni speciali "taxi". Partono solo quando l'autista considera il suo veicolo pieno! (con una nozione tutta sua del pieno!) È il mezzo di trasporto più economico se non si soffre di claustrofobia e se non si ha paura della guida "sportiva" di certi autisti. A volte alcuni rifiutano di prendere turisti perché ai posti di controlli la verifica delle carte prende maggior tempo e quindi ritarda il taxi ed i passegeri. Tariffe fisse.

4. AUTO-STOP: possibile sulle strade principali, molto difficile sulle piste e strade secondarie. I camion vi prenderano senza difficoltà ma vi chiederano la stessa somma che avreste pagato con un taxi collettivo.

5. AEREO: pratico ma abbastanza caro per i lunghi tragitti verso l'Hadramaut (non rimpiazzerà mai la traversata del deserto in 4X4).
Possibilità di ottenere uno sconto con la Yemenia se avete scelto questa compagnia per il volo internazionale: informatevi prima di acquistare il biglietto.

6. TREKKING: il paese è vasto come la Francia e occorre essere in buona condizione fisica a causa dei cambiamenti d'altitudine e di clima.
Formula molto interessante per visitare i villaggi più remoti e avere contatti privilegiati con la popolazione locale.

5 commenti in “Yemen, la perla araba
  1. Avatar commento
    Saadiq
    27/07/2005 18:14

    Filosofico, poetico,romantico, meraviglioso,stupenda la descrizione, fa venire volgia di partire immediatamente. bravi e complimenti.

  2. Avatar commento
    sognatrice
    11/02/2005 15:54

    ho sognato questo paese da tanti anni,il tuo viagio mi ha entusiasmato tanto. Partirò per lo Yemen nel mese di marzo,le tue informazioni mi sono state utilissime; ti chiedo il clima in quel mese è piovoso? grazie a presto Graziana

  3. Avatar commento
    sognatrice
    11/02/2005 15:53

    ho sognato questo paese da tanti anni,il tuo viagio mi ha entusiasmato tanto. Partirò per lo Yemen nel mese di marzo,le tue informazioni mi sono state utilissime; ti chiedo il clima in quel mese è piovoso? grazie a presto Graziana

  4. Avatar commento
    milena
    17/09/2004 15:36

    Ringrazio Graziella perchè questo è uno dei siti a me più utili per preparare il mio viaggio a Sanaa per 3 mesi. Ho anche prenotato all'Arabia Felix sui tuoi consigli Graziella!

  5. Avatar commento
    Marcella
    08/05/2002 19:19

    Davvero tanti complimenti a Graziella per il suo splendido reportage e per la visione "femminile" dell'articolo!

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