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Aleppo: cosa fare nella città fenice della Siria

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Indice

Un viaggio ad Aleppo oggi: Oltre il turismo, un’esperienza umana

Parliamoci chiaro, amici. Organizzare un viaggio ad Aleppo oggi non è come prenotare un weekend in una capitale europea. Non è una vacanza nel senso tradizionale del termine. È un’esperienza profonda, a tratti dura, ma immensamente significativa. Significa scegliere di andare oltre le notizie, di toccare con mano la storia millenaria e le ferite recenti di una delle città più antiche del mondo. Significa incontrare lo spirito indomito del popolo siriano, la sua dignità e la sua incredibile voglia di rinascere. Se siete quel tipo di viaggiatori, quelli che cercano un senso e una connessione, allora continuate a leggere. Quello che troverete qui non è una semplice lista di attrazioni, ma un percorso per capire cosa fare a Aleppo con rispetto, consapevolezza e cuore aperto.

Prima di ogni altra cosa, un viaggio in Siria, e in particolare ad Aleppo, richiede una preparazione meticolosa riguardo alla sicurezza. Le condizioni possono cambiare rapidamente, quindi è fondamentale affidarsi ad agenzie locali specializzate e consultare costantemente le fonti ufficiali del proprio paese prima e durante il viaggio. Questo non è un viaggio da improvvisare, ma da pianificare con la massima serietà.

Il cuore ferito e risorto: La Cittadella e la Città Vecchia

Il punto di partenza di ogni esplorazione non può che essere lei, l’imponente Cittadella di Aleppo. Anche da lontano, la sua mole che domina la città è un pugno nello stomaco e una carezza al cuore. Arroccata su una collina naturale, questa fortezza ha visto passare imperi e civiltà: ittiti, romani, bizantini, ayyubidi. Camminare lungo le sue mura, attraversare il suo ponte monumentale e raggiungere la cima è come fare un viaggio nel tempo. Da lassù, il panorama è struggente e potente. Lo sguardo abbraccia a 360 gradi l’intera città: da un lato i quartieri nuovi, dall’altro il dedalo della Città Vecchia, patrimonio UNESCO, con le sue cicatrici ben visibili. È un luogo che impone silenzio e riflessione. Prendetevi tutto il tempo necessario per assorbire la vista, per immaginare la vita che brulicava qui e per comprendere la scala della distruzione e della ricostruzione.

Scendendo dalla Cittadella, ci si immerge anima e corpo nella Città Vecchia. Qui, ogni pietra ha una storia da raccontare. Non aspettatevi un centro storico tirato a lucido. Troverete edifici sventrati accanto a palazzi restaurati, vicoli ancora pieni di macerie che si aprono su piazze dove la vita sta timidamente tornando. Un luogo simbolo di questa dualità è la Grande Moschea degli Omayyadi di Aleppo. Il suo magnifico minareto selgiuchide, risalente all’XI secolo e per secoli simbolo della città, è stato distrutto durante il conflitto. Oggi, i lavori di ricostruzione sono un simbolo potente della volontà di non arrendersi. Entrare nel suo cortile, ammirare la perizia degli artigiani al lavoro, è un’esperienza che tocca corde profonde e parla di speranza.

Il Suq al-Madina: L’anima commerciale che rinasce dalle sue ceneri

Se la Cittadella è il cuore di pietra, il Suq al-Madina è l’anima pulsante di Aleppo. Per secoli, questo è stato il più grande mercato coperto del mondo, un labirinto di oltre 13 chilometri di vicoli, khan (caravanserragli) e botteghe. Il profumo delle spezie, il luccichio dei tessuti, il martellare dei ramai, le voci dei mercanti: questo era il Suq. Gran parte di questo gioiello architettonico e sociale è andata in fiamme durante la guerra. Camminare oggi tra le sue navate è un’esperienza forte. Vedrete intere sezioni ancora annerite e silenziose, ma, con vostra grande sorpresa e gioia, vedrete anche la vita che ritorna. Molti negozianti sono tornati, hanno ripulito le loro botteghe e hanno ripreso le loro attività. Fermatevi a comprare il famoso sapone di Aleppo, un pezzo di tessuto, delle spezie. Non state solo facendo shopping: state partecipando attivamente alla rinascita del cuore economico e sociale della città. Parlate con loro, ascoltate le loro storie. Ogni acquisto qui ha un valore che va ben oltre l’oggetto stesso.

Passeggiare tra storia e speranza: I quartieri storici

Aleppo non è solo la sua cittadella e il suo suq. Per capire davvero la sua anima multiculturale, è fondamentale perdersi (con una guida fidata) nel quartiere cristiano di Jdeideh. Quest’area, situata a nord della Città Vecchia, ha subito meno danni e conserva un’atmosfera unica. Qui troverete splendide case tradizionali con cortili interni nascosti, chiese antiche di diverse confessioni e un’aria più tranquilla. È il luogo ideale per una passeggiata pomeridiana, per scoprire angoli di inaspettata bellezza e magari fermarsi in uno dei pochi caffè o ristoranti che hanno riaperto. Visitare Jdeideh è importante per comprendere la complessa e ricca trama sociale che ha sempre caratterizzato Aleppo, una città che è stata un crocevia di fedi e culture per millenni.

Un’altra esperienza da non perdere è la visita a uno dei Khan storici, gli antichi caravanserragli che costellavano la Via della Seta. Molti sono stati danneggiati, ma alcuni, come il Khan al-Wazir, mostrano ancora la magnificenza della loro architettura. Questi luoghi erano i centri nevralgici del commercio, dove mercanti da tutto il mondo si fermavano con le loro carovane. Oggi, visitarli è un modo per connettersi con il passato glorioso di Aleppo come capitale commerciale del Levante.

Consigli pratici per un viaggio consapevole ad Aleppo

Quando andare: Il clima e il contesto

Il periodo migliore per visitare Aleppo dal punto di vista climatico è la primavera (aprile-maggio) o l’autunno (settembre-ottobre), quando le temperature sono miti e piacevoli. L’estate può essere torrida e l’inverno piuttosto freddo. Tuttavia, la scelta del periodo dipende in modo cruciale e prioritario dalla situazione della sicurezza. La stabilità è un prerequisito non negoziabile. Monitorate costantemente gli avvisi della Farnesina o del ministero degli esteri del vostro paese.

Come muoversi in città

Il modo più semplice e sicuro per spostarsi ad Aleppo è tramite taxi o con un autista privato, spesso organizzato tramite l’agenzia di viaggi locale con cui avrete pianificato il vostro itinerario. Per esplorare la Città Vecchia e i quartieri adiacenti, il modo migliore è camminare. Preparatevi a percorrere diversi chilometri a piedi su terreni a volte sconnessi. Indossate scarpe comode e siate pronti a un’esplorazione lenta, che vi permetterà di cogliere dettagli e atmosfere.

Budget e moneta

La valuta è la Lira Siriana (SYP). A causa della situazione economica e delle sanzioni internazionali, le carte di credito sono praticamente inutilizzabili. È fondamentale portare con sé una quantità sufficiente di contanti (preferibilmente Dollari americani o Euro) da cambiare in valuta locale una volta arrivati. Il costo della vita per un viaggiatore è relativamente basso, ma il nostro consiglio è di non lesinare quando si tratta di sostenere l’economia locale. Pagate il giusto prezzo, lasciate una mancia, acquistate prodotti artigianali. Ogni Lira spesa in una piccola attività è un contributo diretto alla ripresa.

Errori da evitare assolutamente

Un viaggio ad Aleppo richiede un’etichetta precisa. L’errore più grande è comportarsi da “turisti del disastro”. Siate discreti con le macchine fotografiche. Chiedete sempre il permesso prima di fotografare le persone. Evitate di fare foto posate tra le rovine come se fossero un set cinematografico; è una mancanza di rispetto per la sofferenza che quei luoghi rappresentano. Vestitevi in modo modesto, coprendo spalle e ginocchia, sia per gli uomini che per le donne. Siate umili, ascoltate più di quanto parlate. Non fate domande intrusive sulla politica o sulla guerra, a meno che i vostri interlocutori non aprano l’argomento spontaneamente. Siate pazienti e flessibili: gli imprevisti sono parte del viaggio.

Giorno e notte: ritmi di una città che non si arrende

Mattina: Esplorazione storica

Dedicate la mattinata alla parte più intensa e storicamente densa. Iniziate con la Cittadella non appena apre, per godere della luce migliore e di meno folla. Da lì, scendete a piedi ed esplorate i dintorni della Grande Moschea e i primi tratti del Suq che stanno tornando alla vita. È un’immersione potente che vi darà il metro della storia e del presente della città.

Pomeriggio: Immersione culturale

Il pomeriggio può essere dedicato a un ritmo più lento. Passeggiate nel quartiere di Jdeideh, scoprendo le sue chiese e i suoi cortili. Cercate una delle fabbriche storiche di sapone di Aleppo per scoprire i segreti di questo prodotto millenario. È un’occasione perfetta per acquistare un souvenir autentico e sostenere un’arte antica che rischia di scomparire.

Sera: Sapori e racconti

La cucina di Aleppo è considerata una delle migliori di tutto il Medio Oriente. La sera è il momento perfetto per scoprirla. Chiedete consiglio alla vostra guida per trovare un ristorante aperto nella zona di Jdeideh o in altre parti della città considerate sicure. Assaggiate il kebab alle ciliegie (kebab bil karaz), le diverse varianti di kibbeh, il muhammara. La cena non è solo un pasto, ma un’occasione per rilassarsi, osservare la vita serale che timidamente riprende e, se possibile, scambiare due chiacchiere con i proprietari o con altri avventori. Sono questi i momenti che trasformano un viaggio in un ricordo indelebile.

Alternativa in caso di maltempo (o per un momento di pausa)

Se doveste incappare in una rara giornata di pioggia o semplicemente aveste bisogno di una pausa dalla forte carica emotiva delle camminate tra le rovine, una splendida alternativa è rifugiarsi in un luogo che racconta la storia commerciale della città. Potreste visitare un hammam storico, se ne trovate uno che ha riaperto i battenti, per un’esperienza rilassante e tradizionale. Oppure, cercate uno dei grandi khan restaurati, che a volte ospitano piccole gallerie d’arte o caffè. Sedersi in un cortile ottomano sorseggiando un tè alla menta mentre fuori piove è un’esperienza quasi meditativa, un modo per connettersi con l’anima più intima e resiliente di Aleppo. Viaggiare qui, amici, è un privilegio. Fatelo con la testa e con il cuore, e tornerete cambiati per sempre.

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