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Itinerario Cusco 5 giorni: avventura tra le Ande

Cusco - itinerario
Indice

Un viaggio epico nel cuore dell’Impero Inca: preparatevi all’avventura

Immaginate di atterrare in una valle circondata da montagne imponenti, dove l’aria è rarefatta e la storia sembra pulsare da ogni pietra. Benvenuti a Cusco, l’antica capitale dell’Impero Inca, una città che non è solo una destinazione turistica, ma una vera e propria sfida per i viaggiatori che cercano emozioni forti. Questo itinerario 5 giorni a Cusco è stato progettato specificamente per chi ama l’avventura, il trekking e la scoperta attiva, lasciando da parte i tour troppo comodi per abbracciare la vera essenza delle Ande peruviane. Qui, a 3.400 metri sul livello del mare, ogni passo è una conquista e ogni panorama è una ricompensa che vi toglierà il fiato, sia letteralmente che metaforicamente. Preparate gli scarponi da trekking, vestitevi a strati e aprite la mente: state per entrare in uno dei luoghi più mistici e avventurosi del Sud America.

Affrontare un viaggio in questa regione richiede una pianificazione attenta, specialmente se il vostro obiettivo è vivere un’esperienza dinamica. Non si tratta solo di visitare musei, ma di camminare su antichi sentieri, scalare vette che toccano le nuvole ed esplorare rovine che sfidano l’ingegneria moderna. Nei prossimi paragrafi troverete una guida dettagliata giorno per giorno, pensata per ottimizzare i tempi, gestire l’altitudine e massimizzare l’avventura. Scoprirete come muovervi tra la città imperiale, la Valle Sacra e la giungla alta, evitando le trappole per turisti e concentrandovi su ciò che rende questo angolo di mondo unico.

Giorno 1: Acclimatamento attivo e la conquista della fortezza

Il primo giorno è cruciale. Molti viaggiatori commettono l’errore di sottovalutare l’altitudine, lanciandosi subito in imprese titaniche. La strategia migliore per un avventuriero intelligente è l’acclimatamento attivo. Appena arrivati, prendetevi qualche ora per respirare e bere il famoso mate de coca, un rimedio naturale e millenario contro il soroche, il mal di montagna. Ma non restate chiusi in hotel. L’avventura inizia esplorando a piedi il centro storico, un labirinto di strade dove le mura inca originali sostengono edifici coloniali spagnoli. Dirigetevi verso il quartiere di San Blas, noto come il quartiere degli artigiani. La salita per arrivarci è ripida e rappresenta il vostro primo test fisico: le strade acciottolate e le scale strette vi porteranno a un punto panoramico spettacolare sulla città.

Nel pomeriggio, alzate il livello della sfida. Invece di prendere un taxi o un bus turistico, incamminatevi a piedi verso Sacsayhuamán. Questa imponente fortezza cerimoniale domina la città dall’alto e raggiungerla con le proprie gambe è un ottimo modo per abituare i polmoni alla scarsità di ossigeno. Il sentiero che parte dal centro richiede circa quarantacinque minuti di cammino in salita costante. Una volta arrivati, vi troverete di fronte a blocchi di pietra giganteschi, alcuni pesanti oltre cento tonnellate, incastrati con una precisione che lascia sbalorditi ancora oggi. Esplorate il sito con calma, arrampicandovi dove permesso e godendovi la vista del tramonto che colora di oro la città sottostante. Rientrate a piedi verso la Plaza de Armas per una cena a base di alpaca, una carne magra e proteica perfetta per chi fa sport, preparandovi mentalmente alla Valle Sacra.

Giorno 2: Esplorazione profonda della Valle Sacra

Il secondo giorno del vostro itinerario 5 giorni a Cusco vi porta fuori dalla città, verso quote leggermente più basse ma con un programma denso di attività. La Valle Sacra degli Incas non è solo un luogo di passaggio, ma un territorio fertile e mistico. La vostra prima tappa sarà Pisac. Evitate il mercato turistico principale se cercate l’avventura pura e dirigetevi subito verso il sito archeologico che troneggia sulla montagna. Qui potete intraprendere un trekking di circa due o tre ore che attraversa terrazzamenti agricoli vertiginosi, tunnel scavati nella roccia e antichi cimiteri inca incastonati nelle pareti del canyon. La vista sulla valle è impareggiabile e il vento che soffia tra le rovine vi farà sentire dei veri esploratori.

Dopo aver completato il circuito di Pisac, spostatevi verso Ollantaytambo. Questa cittadina è un esempio vivente di urbanistica inca, con canali d’acqua che scorrono ancora al centro delle strade. La vera sfida qui è la salita ai depositi di grano situati sulla montagna opposta alla fortezza principale, chiamati Pinkuylluna. Il sentiero è ripido, stretto e molto meno frequentato dai turisti classici. Arrivare in cima vi regalerà una prospettiva unica sulla fortezza principale e sulla valle che si apre verso la giungla. Ollantaytambo è anche il punto di partenza per il treno verso Machu Picchu, quindi concluderete la giornata qui, assaporando l’atmosfera di un villaggio che sembra essersi fermato nel tempo. Dormire a Ollantaytambo vi permetterà di prendere il treno all’alba, anticipando la folla.

Giorno 3: Il mito di Machu Picchu e la scalata di Huayna Picchu

Questo è il giorno che probabilmente avete sognato per anni. Per un amante dell’avventura, visitare Machu Picchu non significa solo scattare la classica foto da cartolina, ma conquistare la montagna. Svegliatevi prima dell’alba e prendete uno dei primi treni verso Aguas Calientes. Da qui, avete due opzioni: il bus navetta o, per restare fedeli allo spirito avventuroso, la salita a piedi verso l’ingresso del sito. Si tratta di un trekking di circa un’ora e mezza composto quasi interamente da gradini in pietra che tagliano la vegetazione della giungla alta. È faticoso, umido e intenso, ma arrivare al cancello d’ingresso con le proprie forze offre una soddisfazione indescrivibile.

Una volta dentro, la vera prova vi attende: la scalata del Huayna Picchu o della Montaña Machu Picchu. Questi biglietti vanno prenotati con mesi di anticipo e sono essenziali per trasformare una visita culturale in un’esperienza adrenalinica. Il sentiero per Huayna Picchu è famoso per le sue scale della morte, gradini strettissimi a strapiombo sul vuoto che portano a una vetta da cui si domina l’intera cittadella. La vista verticale sulle rovine e sul fiume Urubamba che serpeggia molto più in basso è vertiginosa. Dopo la discesa, dedicate il resto del tempo all’esplorazione delle rovine principali: il Tempio del Sole, l’Intihuatana e la Roccia Sacra. Prendetevi il tempo per sedervi in un angolo tranquillo, osservare i lama che pascolano e assorbire l’energia del luogo. Nel tardo pomeriggio, rientrate ad Aguas Calientes e poi in treno fino a Cusco o Ollantaytambo, stanchi ma carichi di adrenalina.

Giorno 4: Adrenalina su due ruote o trekking a Moray e Maras

Dopo l’intensità di Machu Picchu, il quarto giorno offre un tipo diverso di avventura, combinando paesaggi surreali e attività fisica. La destinazione sono i laboratori agricoli di Moray e le saline di Maras. Invece di un tour in autobus, la scelta migliore per questo itinerario 5 giorni a Cusco è noleggiare una mountain bike o un quad. Attraversare l’altopiano andino con il vento in faccia, passando attraverso campi di patate e piccoli villaggi rurali, vi connetterà con la terra in modo diretto. Moray vi stupirà con le sue terrazze circolari concentriche, che gli Inca usavano per sperimentare diverse colture a microclimi differenti. Scendere a piedi fino al cerchio più basso vi farà percepire la differenza di temperatura e l’acustica perfetta del luogo.

Proseguendo verso Maras, il paesaggio cambia drasticamente. Da una spaccatura nella montagna sgorga un ruscello di acqua salata che alimenta migliaia di piccole vasche bianche e marroni, gestite dalle famiglie locali da secoli. Se siete in mountain bike, la discesa dalle saline verso la valle del fiume Urubamba è un single track tecnico ed emozionante, che richiede attenzione ma regala scariche di adrenalina pura. È un percorso polveroso e veloce che vi porterà fino al fondovalle, dove potrete organizzare un trasporto per tornare a Cusco. Questa giornata vi mostrerà il lato rurale e ingegnoso della cultura andina, lontano dai percorsi monumentali ma altrettanto affascinante. La sera a Cusco, approfittatene per provare un Pisco Sour in uno dei locali attorno a Plaza de Armas, celebrando le imprese della giornata.

Giorno 5: La sfida estrema della Montagna Arcobaleno

L’ultimo giorno è dedicato alla sfida fisica più ardua: la Vinicunca, o Montagna Arcobaleno. Situata a oltre 5.000 metri di altitudine, questa non è una gita per tutti, ma è il coronamento perfetto per un viaggio avventuroso. La sveglia suonerà molto presto, probabilmente intorno alle 3 o alle 4 del mattino, per permettervi di raggiungere l’inizio del sentiero prima che il tempo meteorologico peggiori, cosa frequente in alta quota nel pomeriggio. Il trekking verso la vetta non è tecnicamente difficile, ma l’altitudine rende ogni passo pesante come il piombo. Sentirete il cuore battere forte e il respiro farsi corto; è qui che entra in gioco la vostra determinazione.

Il paesaggio durante la salita è lunare e selvaggio, dominato dalla vista dell’imponente nevaio Ausangate, la montagna sacra più importante della regione di Cusco. Arrivare in cima e vedere le striature colorate della montagna (rosso, ocra, turchese, giallo) create dai minerali sedimentari è un’emozione che ripaga di ogni fatica. Il vento lassù è gelido e tagliente, quindi l’equipaggiamento tecnico è fondamentale. Per chi cerca un’alternativa meno affollata ma altrettanto spettacolare, la montagna di Palccoyo offre un’esperienza simile con un trekking leggermente più breve e meno turisti, permettendovi di godere della solitudine delle Ande. Al ritorno a Cusco nel tardo pomeriggio, avrete completato un ciclo di esperienze che pochi viaggiatori riescono a concentrare in così poco tempo. Chiudete il viaggio con una cena celebrativa in uno dei ristoranti di cucina novo-andina, riflettendo sulle vette conquistate.

Consigli pratici per l’avventuriero a Cusco

Un viaggio di questo tipo richiede preparazione. Il primo nemico è l’altitudine. Non sottovalutatela mai. Bevete molta acqua, evitate alcolici pesanti nei primi giorni e mangiate leggero. Il mate de coca è utile, ma per casi più seri esistono pillole specifiche che potete acquistare in farmacia locale (sorojchi pills). Per quanto riguarda il budget, Cusco offre opzioni per tutte le tasche, ma le esperienze di avventura (biglietti per Machu Picchu, treni, guide per trekking) incidono significativamente. Un budget medio-alto vi garantirà sicurezza e attrezzatura di qualità. Prenotate i biglietti per il treno e per l’ingresso a Machu Picchu con mesi di anticipo, specialmente se volete scalare il Huayna Picchu, poiché i posti sono limitati e si esauriscono rapidamente.

Trasporti e logistica

Muoversi a Cusco e nella Valle Sacra può essere un’avventura in sé. I taxi sono economici, ma per raggiungere i punti di inizio dei trekking spesso i “colectivos” (van condivisi) sono l’opzione più autentica ed economica, usata dai locali. Tuttavia, per ottimizzare i tempi di questo itinerario 5 giorni a Cusco, considerare un autista privato per alcune tratte (come il giorno di Maras e Moray) può farvi guadagnare ore preziose. Se decidete di noleggiare un’auto, fate attenzione: le strade peruviane sono tortuose, spesso non asfaltate nelle zone rurali e lo stile di guida locale è piuttosto aggressivo.

Cosa fare se piove o se serve una pausa

Il tempo sulle Ande è imprevedibile. Se una giornata di pioggia torrenziale rende impossibile il trekking, Cusco offre ottime alternative al coperto che mantengono vivo l’interesse. Il Museo Inca è un tesoro di storia che spiega bene ciò che avete visto sulle montagne. Un’altra opzione divertente è partecipare a un laboratorio di cioccolato, dove potrete lavorare il cacao peruviano partendo dalla fava fino alla tavoletta. Anche il mercato di San Pedro, pur essendo al coperto, è un’esperienza sensoriale intensa: tra banchi di succhi freschi, zuppe di testa di agnello e formaggi locali, potrete passare ore a esplorare la gastronomia locale senza bagnarvi. Ricordate che la stagione secca va da maggio a ottobre, mentre da novembre a aprile le piogge sono frequenti, rendendo i sentieri fangosi e scivolosi, un fattore da considerare attentamente per la sicurezza dei trekking.

Errori comuni da evitare

L’errore più grande è volere fare troppo il primo giorno. Arrivare e correre subito a fare trekking è la ricetta perfetta per rovinarsi la vacanza con il mal di montagna. Un altro errore è non avere contanti (Soles): molti piccoli villaggi, mercati e trasporti locali non accettano carte di credito. Infine, non dimenticate la protezione solare. A queste altitudini, anche se fa freddo o è nuvoloso, i raggi UV sono fortissimi e le scottature sono garantite senza una protezione adeguata e un cappello. Vestitevi sempre “a cipolla”, poiché l’escursione termica tra il giorno e la notte è drastica. Seguire questi consigli vi permetterà di vivere Cusco non come semplici turisti, ma come veri esploratori delle Ande.

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