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Visitare Lisbona: Consigli, Trasporti e Segreti

Lisbona - consigli-pratici
Indice

Benvenuti nella città della luce: una premessa necessaria

Organizzare un viaggio nella capitale lusitana significa prepararsi a entrare in contatto con una delle metropoli più affascinanti, luminose e nostalgiche del Vecchio Continente. Visitare Lisbona non è semplicemente spuntare una lista di monumenti, ma immergersi in un ritmo di vita scandito dallo sferragliare dei tram gialli, dalle note malinconiche del Fado e dalla brezza che risale dal fiume Tago. Tuttavia, per godere appieno di questa esperienza senza stress, è fondamentale conoscere alcuni aspetti logistici e culturali che possono fare la differenza tra una vacanza caotica e un soggiorno indimenticabile. La conformazione geografica della città, costruita su sette colli (proprio come Roma), impone una pianificazione attenta degli spostamenti e un abbigliamento adeguato. In questo articolo approfondiremo ogni dettaglio pratico, dalla scelta del quartiere migliore dove alloggiare alla gestione del budget, passando per i segreti del trasporto pubblico e le strategie per evitare le trappole turistiche più comuni.

Quando andare: clima e flussi turistici

La posizione geografica di Lisbona, affacciata sull’Atlantico ma protetta dalle correnti più fredde, le regala un clima invidiabile per gran parte dell’anno. Tuttavia, scegliere il momento giusto per partire è il primo dei consigli pratici per Lisbona che dovete tenere a mente. L’estate, in particolare i mesi di luglio e agosto, può essere molto calda e, soprattutto, estremamente affollata. Le stradine strette dell’Alfama e i mezzi pubblici iconici come il Tram 28 diventano quasi impraticabili a causa della calca. Se avete la possibilità di scegliere, i periodi migliori sono senza dubbio la primavera (aprile-giugno) e l’autunno (settembre-ottobre). In questi mesi le temperature sono miti, le giornate sono lunghe e la luce che colpisce gli azulejos rende la città fotogenica in modo straordinario. Anche l’inverno ha il suo fascino: sebbene possa piovere, le temperature scendono raramente sotto i 10 gradi e potrete godervi i musei e i ristoranti senza dover fare lunghe code. Visitare la città a dicembre, ad esempio, offre l’opportunità di vedere le luminarie della Baixa e assaggiare le caldarroste vendute agli angoli delle strade, avvolti in una nebbia di fumo profumato che fa parte dell’atmosfera locale.

Come muoversi a Lisbona: la sfida delle salite

Il sistema di trasporto pubblico di Lisbona è efficiente, ma richiede un minimo di studio preventivo per essere utilizzato al meglio e per risparmiare denaro. L’errore più comune che fanno i turisti è acquistare i biglietti singoli a bordo dei mezzi: questa pratica è non solo scomoda, ma anche molto più costosa. Il cuore del sistema è la tessera ricaricabile chiamata Viva Viagem. Questa carta cartacea, che costa pochi centesimi, può essere caricata con biglietti singoli, pass giornalieri o con l’opzione “Zapping”. L’opzione Zapping è spesso la più conveniente per chi si ferma pochi giorni: caricate un importo in denaro sulla carta e, ogni volta che la passate sul lettore, viene scalato il costo della corsa a una tariffa ridotta rispetto al biglietto singolo. La tessera è valida su metro, autobus, tram, funicolari e persino sui traghetti che attraversano il Tago.

La metropolitana e l’aeroporto

Appena atterrati, raggiungere il centro è molto semplice. L’aeroporto Humberto Delgado è collegato direttamente dalla linea rossa della metropolitana. In circa venti o trenta minuti potrete raggiungere le stazioni di interscambio come Alameda o São Sebastião per dirigervi verso il vostro alloggio. La metropolitana di Lisbona è pulita, sicura e spesso decorata con splendide opere d’arte contemporanea o piastrelle tradizionali, rendendo anche il semplice spostamento sotterraneo un’esperienza culturale. Tuttavia, la metro non copre capillarmente la parte più antica e alta della città, come il Castello o l’Alfama, dove dovrete affidarvi ad altri mezzi o alle vostre gambe.

Il mitico Tram 28 e le sue alternative

Non si può parlare di come muoversi a Lisbona senza citare il celebre Tram 28E. Questo tram giallo in legno sferraglia attraverso i quartieri più pittoreschi, arrampicandosi su pendenze impossibili e passando in vicoli dove quasi si toccano i muri delle case. È un’esperienza obbligatoria, ma attenzione: è diventato una delle attrazioni più affollate della città. Salire a bordo a metà giornata in Piazza del Commercio o alla cattedrale è quasi impossibile. Il consiglio da esperti è di prenderlo al capolinea (Martim Moniz o Campo de Ourique) molto presto la mattina, prima delle 9:00, o la sera tardi. Se volete evitare la folla ma provare l’esperienza del tram storico, considerate il Tram 12E, che fa un percorso circolare più breve ma tocca comunque punti nevralgici come il Castello e la Sé, oppure il Tram 24E, recentemente riattivato, che collega Praça Luís de Camões a Campolide passando per il bellissimo quartiere di Príncipe Real, spesso meno battuto dal turismo di massa.

Funicolari ed elevadores

Per affrontare le salite più ripide, Lisbona dispone di una rete di ascensori e funicolari storici, classificati come Monumenti Nazionali. L’Elevador de Santa Justa è il più famoso: un ascensore in ferro battuto in stile neogotico che collega la Baixa al Chiado. La vista dalla cima è spettacolare, ma la coda per salire può durare ore. Un trucco che pochi conoscono è che si può raggiungere la piattaforma superiore (vicino al Convento do Carmo) a piedi dal Chiado senza pagare il biglietto dell’ascensore e senza fare la fila, godendo quasi della stessa vista. Altri mezzi di risalita fondamentali sono l’Elevador da Glória, che porta al Bairro Alto, e l’Elevador da Bica, forse il più fotografato per via della ripida discesa verso il fiume con il tram giallo in primo piano. Anche qui vale la regola della carta Viva Viagem: usare la tessera è molto più economico che pagare il biglietto a bordo al conducente.

Le scarpe giuste: la Calçada Portuguesa

Sembra un consiglio banale, ma a Lisbona le calzature possono rovinare la vacanza. I marciapiedi della città sono pavimentati con la famosa calçada portuguesa, un mosaico di pietre calcaree bianche e nere. Sebbene siano bellissime da vedere, queste pietre sono irregolari e, con il passare dei secoli, sono diventate lisce e scivolose come il ghiaccio, specialmente se indossate scarpe con suola di cuoio o tacchi. Inoltre, le pendenze della città sono notevoli. È imperativo indossare scarpe da ginnastica comode e con una buona aderenza (“grip”). Se piove, la calçada diventa una vera e propria pista di pattinaggio: camminate con estrema cautela. Preparatevi a camminare molto, perché è solo perdendosi a piedi tra i vicoli che si scoprono i miradouros (punti panoramici) più belli, come quello di Santa Luzia o di Senhora do Monte.

Dove alloggiare: scegliere il quartiere giusto

La scelta della zona in cui dormire influenza notevolmente il tipo di esperienza che avrete. Lisbona offre quartieri con anime molto diverse tra loro. La Baixa è il centro geometrico, pianeggiante e comodo per i trasporti, ideale per chi visita la città per la prima volta e vuole essere vicino a tutto, anche se la sera tende a svuotarsi e diventare meno vivace. Il Chiado è elegante, pieno di caffè storici e negozi, perfetto per chi cerca un soggiorno più raffinato. Se cercate la movida e la vita notturna, il Bairro Alto è il posto giusto, ma mettete in conto che le strade sono rumorose fino a tarda notte; se avete il sonno leggero, evitate di alloggiare proprio nelle vie principali dei bar. L’Alfama, il quartiere più antico sopravvissuto al terremoto del 1755, è magico e labirintico, ideale per un’esperienza romantica e autentica, ma ricordate che i taxi e le auto non arrivano ovunque e potreste dover trascinare le valigie su per ripide scalinate. Una zona emergente e molto interessante è Intendente o l’Avenida da Liberdade per chi cerca hotel di lusso e spazi più ampi.

Budget e gestione del denaro

Rispetto ad altre capitali dell’Europa occidentale come Londra o Parigi, Lisbona è ancora una destinazione con un ottimo rapporto qualità-prezzo, anche se i prezzi sono saliti negli ultimi anni. Per un pasto in una “tasca” (trattoria tradizionale) si può spendere cifre ragionevoli, mentre i ristoranti alla moda hanno prezzi allineati agli standard internazionali. La maggior parte dei luoghi accetta carte di credito e bancomat, ma è sempre utile avere dei contanti (“dinheiro”) con sé. Molti piccoli bar, chioschi o vecchie botteghe potrebbero non accettare carte per importi piccoli o non accettarle affatto. Inoltre, sui tram storici, se non avete la tessera, dovrete pagare in contanti. Per quanto riguarda le mance, non sono obbligatorie come negli Stati Uniti, ma è consuetudine lasciare qualcosa (il 5-10% o arrotondare il conto) se il servizio è stato apprezzato, specialmente nei ristoranti. Una voce di spesa da controllare nei ristoranti è il “couvert”: appena vi sedete, i camerieri porteranno pane, olive, formaggi o paté. Non sono omaggi. Se li mangiate, li pagate (spesso a prezzi non trascurabili rispetto al costo del piatto principale). Se non li volete, basta dire gentilmente che non li desiderate o non toccarli, e non vi verranno addebitati.

Cosa mangiare (e bere) senza errori

La gastronomia è parte integrante del viaggio. Non potete ripartire senza aver assaggiato i Pastéis de Nata, i cestini di sfoglia ripieni di crema all’uovo caramellata. I più famosi sono quelli di Belém, dove c’è sempre fila, ma ottime pasticcerie si trovano in tutta la città (Manteigaria è spesso citata dai locali come la migliore alternativa). Per i pasti principali, il bacalhau (baccalà) è il re della tavola: si dice ci siano 365 modi per cucinarlo. Il “Bacalhau à Brás” (con uova strapazzate, patatine paglia e olive) è un classico imperdibile. Attenzione agli orari: i portoghesi mangiano un po’ prima rispetto agli spagnoli. Il pranzo è generalmente tra le 12:30 e le 14:30, la cena dalle 19:30 alle 22:00. Molte cucine chiudono dopo le 22:00, anche se nel weekend c’è più flessibilità. Non dimenticate di assaggiare la Ginjinha, un liquore alla ciliegia dolce servito in piccoli bicchieri, spesso con il frutto sul fondo; i bar storici attorno a Piazza Rossio sono il luogo ideale per questo rito.

Sicurezza e trappole turistiche

Lisbona è una delle capitali più sicure d’Europa. I crimini violenti sono rari. Tuttavia, come in ogni grande città turistica, bisogna prestare attenzione ai borseggiatori, specialmente nelle zone affollate. Il Tram 28 è il terreno di caccia preferito dai “pickpockets”: tenete lo zaino davanti e il portafogli nelle tasche interne. Una situazione molto specifica di Lisbona, che spesso spiazza i turisti, avviene nella zona della Baixa, in Rua Augusta, e nelle piazze principali come Rossio e Praça do Commercio. Verrete approcciati decine di volte da uomini che vi offriranno “hashish” o “cocaina” mostrando sfacciatamente la merce. È una truffa nota: quella che vendono non è droga, ma alloro pressato, tè o gesso. Poiché non vendono sostanze illegali, la polizia ha difficoltà ad arrestarli. Il consiglio pratico è semplice: ignorateli, non fermatevi a discutere e continuate a camminare. Non sono pericolosi, solo molto insistenti. Un’altra trappola può essere il Fado “per turisti”: molti ristoranti nel Bairro Alto offrono pacchetti “cena + spettacolo” a prezzi esorbitanti con qualità mediocre. Cercate le “Casas de Fado” più piccole nell’Alfama o informatevi preventivamente per trovare luoghi autentici dove si paga solo una consumazione o un biglietto d’ingresso onesto.

Cosa fare se piove

Sebbene Lisbona sia famosa per la sua luce, le piogge atlantiche possono essere intense. Se il meteo non assiste, la città offre eccellenti alternative al coperto. L’Oceanário di Lisbona, situato nel moderno quartiere del Parque das Nações, è uno dei più grandi e spettacolari acquari del mondo ed è perfetto per passare mezza giornata all’asciutto. La zona è raggiungibile con la metro ed è anche sede di un grande centro commerciale, il Vasco da Gama. Dal punto di vista culturale, la Fondazione Calouste Gulbenkian ospita una collezione d’arte straordinaria in un edificio modernista circondato da giardini (che potrete ammirare dalle vetrate). Anche il MAAT (Museo di Arte, Architettura e Tecnologia) a Belém offre spazi espositivi interessanti e un’architettura che merita di essere vista. Infine, un pomeriggio di pioggia è la scusa perfetta per rifugiarsi in uno dei caffè storici come A Brasileira o la Versailles e godersi la pasticceria locale con calma.

Gite fuori porta: Sintra e Cascais

Se il vostro soggiorno dura più di tre giorni, è quasi obbligatorio dedicare del tempo ai dintorni. Sintra, con i suoi palazzi fiabeschi come il Palácio da Pena e la Quinta da Regaleira, è facilmente raggiungibile in treno dalla stazione di Rossio. Un consiglio fondamentale per Sintra: andateci prestissimo. La folla può essere opprimente. Comprate i biglietti per il Palácio da Pena online in anticipo e prenotate lo slot orario del mattino presto. Cascais, invece, è una deliziosa località balneare raggiungibile con un treno panoramico che parte dalla stazione di Cais do Sodré e costeggia il fiume fino all’oceano. È la meta ideale per una giornata di relax, per mangiare pesce fresco o per una passeggiata sul lungomare, specialmente nelle giornate di sole. Evitate di andare a Sintra in auto: il traffico è terribile e i parcheggi sono quasi inesistenti; il treno è la soluzione di gran lunga migliore ed economica.

Conclusione

Lisbona è una città che entra nel cuore lentamente ma inesorabilmente. Richiede pazienza per le sue salite, curiosità per i suoi vicoli nascosti e appetito per la sua cucina generosa. Seguendo questi consigli pratici, potrete evitare i piccoli inconvenienti logistici che spesso affliggono i visitatori impreparati e concentrarvi sulla bellezza decadente e luminosa di questa capitale unica. Ricordate di portare con voi la voglia di esplorare, di fermarvi a guardare il tramonto da un miradouro con una birra fresca in mano e di lasciarvi trasportare dalla “saudade” che permea ogni pietra della città. Buon viaggio!

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